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al testo di cristina bizzarri
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Sdrucita bambola di pezza, sola - sei in freddo ripostiglio né amici qui più corrono a giocare. Offendono le inutili scarpette se il marmo vieta ai passi di accennare un ritmo ormai gelato - superflue suole a superfluo andare. Offende pantomima di parole su ferita mai rimarginata - non medica il vuoto della fine.
Altrove era vociante piazza - raggiava di colori il suo sagrato. Ci insegue quel tripudio della luce festante sotto gli archi - ci inseguiva . E nella gara schermi ancora il viso - ricordi? un passo, un solo passo ancora … la loggia dei Mercanti ci appariva intrisa del bagliore di un’attesa - era Bologna d’oro, risvegliata dal sogno eterno d'essere mattino.
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